Resezione colica per patologia benigna

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Definizione

Molteplici sono le patologie non neoplastiche che possono interessare piccolo intestino e colon. Il colon, in particolare, può essere affetto da patologie infiammatorie acute o croniche, traumatiche, degenerative (vedi diverticolite, malattia di Crohn, Rettoclite ulcerosa, Ulcera solitaria del retto, Sigmoidocele, Peritoneocele, Prolasso rettale, Corpi estranei, ecc.) 

Terapia Chirurgica

Molto spesso è sufficiente una buona esplorazione della cavità addominale e l’asportazione semplice della causa che ha determinato la patologia. Non è richiesta una accurata pulizia del campo operatorio da linfonodi o diffusione della malattia (ovviamente sempre se non ci troviamo di fronte ad un tumore non diagnosticato o diagnosticato tardivamente).

Ovviamente per  eseguire alcuni interventi con asportazioni di segmenti colici (come ad esempio nelle diverticoliti o nelle malattie infiammatorie croniche) dobbiamo sempre rispettare la vascolarizzazione del viscere (nel caso di lesione nel territorio del colon ascendente e della metà destra del colon trasverso si attuerà una emicolectomia destra, nel caso di una lesione del colon discendente e della metà sinistra del colon trasverso si programmerà una emicolectomia sinistra, ovviamente più o meno allargate al colon trasverso o al retto a seconda della precisa localizzazione), arrivando fino alla colectomia totale (asportazione di tutto il colon). 

Per eseguire questi interventi normalmente noi ci avvaliamo della strumentazione chirurgica più evoluta in base al quadro clinico che abbiamo in esame: spesso eseguiamo l’intervento con le più moderne tecniche laparoscopiche, ovvero inserendo con piccoli forellini (attraverso microincisioni di 5-10 mm) in addome una telecamera ad altissima definizione e gli strumenti chirurgici, altre volte utilizziamo le tecniche robotiche (Da Vinci) con la possibilità di una precisione dei movimenti robot-assistiti e della visualizzazione del campo in 3D, quando è necessario ricorriamo alla chirurgia tradizionale open.

E’ sempre il chirurgo che, in base alla sua esperienza deve decidere la tecnica e la relativa strumentazione per risolvere brillantemente le problematiche in esame. 

Rischi dell’intervento chirurgico

I rischi sono legati molto spesso alla complessità delle manovre chirurgiche da eseguire.

In tutti gli interventi il rischio maggiore è legato al sanguinamento sia intra-operatorio che tardivo nel post-intervento: questo spiega la necessità di avere del sangue a disposizione in sala operatoria per far fronte alle eventuali necessità. Talvolta, per la complessità delle manovre chirurgiche, si deve eseguire una colostomia (temporanea o definitiva) abboccando il colon alla parete addominale (il temuto sacchetto) anche se, con la tecnologia attuale, il numero dei casi di colostomie definitive sono veramente ridottissimi.