Prurito anale

Cos'è il Prurito anale?

Il Prurito anale è etimologicamente derivante dal latino “Pruritus ani” e descrive tutte quelle condizioni che provocano prurito e irritazione della cute perianale. La sua prima descrizione risale all'antico Egitto, e continua ad essere una problematica comune a dermatologi e chirurghi del colon-retto. Vi è una maggiore prevalenza anche tra 30 e 50 anni, sebbene possa intravedersi in ogni fascia d’età.

Il prurito anale è un sintomo molto fastidioso che peggiora in genere durante la notte, nei periodi caldi dell'anno o dopo esercizio fisico. Nei bambini è perlopiù associato alla presenza di parassitosi intestinale. Negli adulti si osserva più tipicamente in presenza di sudorazione eccessiva, ad esempio nella stagione estiva.

Quali sono le cause del Prurito anale?

Si ritiene che la fisiopatologia del prurito in generale sia correlata alle fibre C della cute, ma anche istamina, bradichinina e callicreina sono implicate nel prurito; perciò è improbabile che il trattamento si rivolga a una via per risolvere i sintomi in tutti i pazienti.

Grattarsi per alleviare il prurito può causare ulteriori lesioni escoriative e infiammazioni, che portano a ulteriori stimoli delle fibre nervose e possibili sovra infezioni. Questo ciclo "prurito-graffio-prurito" è difficile da interrompere per i pazienti, complicando il possibile trattamento.

Le cause del prurito anale possono essere approssimativamente classificate in secondarie e idiopatiche:

Le cause secondarie sono suddivise in: irritazione locale, infezione, infiammazione, malattie sistemicheneoplasie e idiopatie.

Irritazione locale

L'irritazione locale è una delle principali cause di prurito anale, per via di una maggiore umidità, infiltrazioni o perdite di contenuto fecale sulla pelle perianale.

Tra le cause tipiche di aumento dell'umidità si annoverano: sudorazione, attività fisica, emorroidi prolassate, etichette cutanee, fistole e ragadi anali; la perdita anale può anche verificarsi da fattori dietetici come caffeina, alcol e cibi piccanti; anche la consistenza delle feci gioca un ruolo e i pazienti con diarrea lamentano spesso irritazione del margine anale.

La pulizia troppo zelante dell'area perianale, lo scrub energico sotto la doccia e l'uso di salviettine umidificate (possono contenere diversi prodotti chimici, tra cui alcool e altri astringenti, particolarmente dannosi per la pelle perianale già compromessa) sono passaggi che spesso portano ad un peggioramento dell'irritazione secondaria a traumi locali.

Sfortunatamente però i pazienti spesso reagiscono a questo peggioramento dell'irritazione aumentando l'aggressività della loro igiene locale e si crea un ciclo di feedback positivo deleterio.

Infezione

È noto che diverse infezioni possono causare prurito anale:

  • Le infezioni da Candida sono relativamente comuni (fino al 10% dei pazienti), tendono a manifestarsi in ambienti umidi (ad esempio le pieghe più profonde dei pazienti obesi o anziani), in pazienti immunosoppressi o, più comunemente, pazienti che assumono antibiotici per altri motivi. I pazienti si presentano spesso con placche eritematose, spesso accompagnate da lesioni satelliti. È possibile, in questo caso, utilizzare creme antifungine (Fluconazolo), a seconda del livello di umidità della regione perianale.
  • Gli Ossiuri (Enterobius vermicularis) sono la causa più frequente di prurito anale dei bambini. Si può applicare lo “Scotch Test” con fine diagnostico: un nastro di cellophane trasparente che può essere applicato sull'ano al mattino ed esaminato per vermi e uova. Se positivo, gli ossiuri vengono trattati con Albendazolo o Mebendazolo

Il prurito è un sintomo di molte malattie sessualmente trasmissibili, tra cui l'herpes e il condiloma acuminato.

Infiammazione

Le condizioni infiammatorie possono includere processi cutanei sistemici che interessano oltre la regione perianale anche altre parti del corpo. è fondamentale indagare l’anamnesi patologica remota, riguardo le diagnosi coesistenti (psoriasi ed eczema ad esempio), poiché molti pazienti o non le considerano necessariamente "malattie" o non le menzionano durante il colloquio con il personale medico.

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica idiopatica della pelle con chiazze di desquamazione eritematose secche circoscritte, spesso ricoperte da squame bianche o argentate. L'eczema, o dermatite atopica, è una risposta allergica che provoca lesioni cutanee secche, squamose, eritematose e talvolta escoriate. Il lichen sclerosus è una condizione idiopatica che trasforma la cute in bianca, atrofica e rugosa maggiormente nella regione labiale e perianale.

Malattie sistemiche

Diverse malattie sistemiche possono presentarsi con prurito generalizzato e prurito anale.

L'anemia da carenza di ferro è una delle cause più comuni; prurito uremico in caso di insufficienza renale allo stadio terminale; prurito colestatico in caso di patologia epatica. Se la causa sottostante non può essere corretta (cioè tramite il trapianto dell'organo interessato), il trattamento è sintomatico (Sertralina, Gabapentin).

Cause neoplastiche

Qualsiasi neoplasia anale o perianale può presentarsi con sintomi di prurito anale e fino alla metà dei pazienti con malattia di Paget perianale o di Bowen ha prurito. Sebbene rare, il medico deve sapere che esistono in modo da eseguire biopsie anali e non ritardare il trattamento.

La malattia di Paget è un adenocarcinoma intradermico in situ. La lesione squamosa intraepiteliale di grado elevato di Bowen è associata al papillomavirus umano e al condiloma (solo il 5% dei pazienti svilupperà una successiva neoplasia).

Causa idiopatica

Si parla di prurito primario o idiopatico quando non vi è alcuna eziologia patologica specifica responsabile della sintomatologia del paziente.

Si ritiene, in questo caso, che lo sporco fecale, l'umidità e vari agenti offensivi non specifici (riflesso inibitorio rettale esagerato, determinati alimenti, igiene eccessiva o inadeguata, coloranti, profumi) agiscano come trigger per il prurito.

Qual è la terapia del Prurito anale?

Il trattamento iniziale deve essere diretto verso qualsiasi causa secondaria identificata, ad esempio con terapie topiche e orali, inclusi steroidi e antimicotici quando appropriato.

Se non esiste una chiara fonte o eziologia, gli sforzi dovrebbero essere diretti verso il prurito idiopatico.

Quali precauzioni usare per evitare il Prurito anale?

  • Attenzione all’utilizzo della carta igienica: lo sfregamento spesso spasmodico della regione ano-cutanea è vettore di irritazioni, microlesioni ed abrasioni ripetute. La carta igienica andrebbe evitata e sarebbe opportuno lavarsi dopo ogni evacuazione utilizzando detergenti specifici.
  • Attenzione all’abbigliamento intimo: spesso capi sintetici e colorati possono sviluppare una forma di allergia aumentata dai capi di abbigliamento elasticizzati e/o troppo stretti. Sarebbe anche in questo caso opportuno utilizzare capi in cotone e bianchi.
  • Attenzione all'uso dei detergenti: l’uso di saponi comuni non è indicato per la regione ano-genitale. I saponi comuni non hanno la giusta “acidità” per preservare la regione anale e perianale dalle infezioni e/o dal normale ricambio cellulare (turnover). Usare quindi sempre detergenti specifici.

Riferimenti:

  1. Ansari P. Pruritus Ani. Clin Colon Rectal Surg. 2016 Mar;29(1):38-42. doi: 10.1055/s-0035-1570391. PMID: 26929750; PMCID: PMC4755774.
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Autore: Dr. Federico Maria Mongardini – Medico Chirurgo  - Curriculum Vitae