Rettorragia

Cos'é la rettorragia?

La rettorragia, ematochezia e proctorragia indicano un particolare tipo di emorragia o sanguinamento semplice che fuoriesce dall’orifizio anale; si può definire come perdita di sangue, rosso-scuro o rosso-vivo, a seconda della sede del sanguinamento e del tempo impiegato per l’emissione.

Primi sintomi o indizi di una rettorragia

Tracce di sangue sulla carta igienica (Ematochezia), se sopraggiunge durante o dopo l’evacuazione, può essere causata da ragadi o emorroidi; tuttavia, può anche indicare una patologia più grave, per cui è necessaria una visita proctologica.

Perdita di sangue sul water (Rettorragia): Il sanguinamento è più importante, fino a comportare rischio di anemizzazione del paziente. Può essere rosso-vivo se il sanguinamento è distale (emorragie basse), con transito intestinale accelerato; rosso-scuro se il sanguinamento è prossimale (emorragie alte) per cui il sangue subisce ristagno e degradazione ad opera della flora batterica; misto a coaguli (RETTORRAGIA CON COAGULI).

Quanto dura la rettorragia?

Tende a cessare spontaneamente nel giro di pochi secondi o minuti; se dovesse protrarsi nel tempo diverrebbe indispensabile consultare lo specialista (meglio il chirurgo proctologo) o andare al pronto soccorso per perfezionare la diagnosi.

A volte la presenza di sangue non è visibile ad occhio nudo, ma viene rivelata dall’esame chimico delle feci: Ricerca del sangue occulto fecale (RSOF); in questi casi la quantità di sangue presente è molto esigua. Quale che sia il tipo o la quantità di sangue che si perde a livello anale, è sempre da considerare un EVENTO PATOLOGICO.

Feci nere o picee: se il sangue proviene da una zona situata più prossimalmente (stomaco o duodeno, talvolta le prime anse del piccolo intestino), il sangue assorbito dalle feci andrà a conferirle colore più scuro. Si definisce melena, l’emissione di feci di colorito nerastro, maleodoranti.

>> Attenzione: anche alcuni alimenti o farmaci possono mutare il colore delle feci: Frutta rossa o Barbabietole, terapia marziale (prescrizione di farmaci contenenti ferro), antibiotici. <<

Possibili soluzioni alla rettorragia

Una dieta ricca di fibre può essere una soluzione a lungo termine per episodi occasionali di emorragia rettale.

Le ragadi anali sono causate da stipsi o sforzi eccessivi durante la defecazione di feci dure, in entrambi i casi più fibre si aggiungono nella dieta più viene favorita l’espulsione delle feci, ma attenzione sempre a bere molta acqua altrimenti le fibre impastano le feci rendendole dure e difficilmente espulsibili: FITOBEZOARIO (raccolta di materiale più o meno digerito che rimane “incastrato” nell’intestino, se particolarmente voluminoso causa di blocco intestinale o occlusione meccanica).

Cibi ricchi di fibre: Legumi (lenticchie, ceci, piselli), Frutta fresca con tutta la buccia, prodotti con farina integrale (pane, pasta, dolci).

>> Bere molta acqua! Quando il corpo si disidrata produce feci più dure e difficili da espellere, cui conseguono ragadi anali e rettorragia ricorrenti. <<

Terapia della rettorragia

A seconda della condizione clinica del paziente la terapia da adottare può variare; la fuoriuscita di sangue dall’ano è un sintomo (non una patologia); per risolverlo è necessario curarne la causa a monte.

Pertanto le metodologie d’intervento dovranno essere valutate, previa analisi specialistica, in base a quale sia il problema reale che abbia provocato le perdite di sangue.

  • Età del soggetto fino ai 50 anni: visita proctologica, successiva esplorazione rettale e ano-rettoscopia, se negativo una colonscopia; se positivo necessario il trattamento della causa.
  • Età del soggetto maggiore di 50 anni: visita proctologica (esplorazione rettale e ano-rettoscopia) da integrare con colonscopia.

Quali sono le cause della rettorragia?

  • Emorroidi sia interne sia esterne; trovandosi in prossimità dell’ano, durante la defecazione subiscono uno sfregamento con le feci e, se infiammate, possono contaminarle e provocare sanguinamento; in assenza di dolore.
  • Ragadi anali: provocano forti dolori all’ano durante la defecazione e tracce di sangue sulla carta igienica, prurito e irritazione perianale.
  • Prolasso rettale esterno: si presenta con sensazione di ano umido, perdita di muco associata a prurito anale.
  • Fistola anale: perdita di sangue o pus ed un ascesso perianale possono essere segno di fistola anale, che si presenta come una tumefazione morbida, fluttuante e dolorante.
  • Proctite: sanguinamento anale cui si associa il continuo stimolo a dover defecare.
  • Diverticolite: accompagnata da dolori addominali e sangue frammisto a feci maleodoranti.
  • Polipo e Neoplasia colon-retto: le feci sono già pronte per l’espulsione, ma vengono rivestite dal sangue proveniente da altre sedi e si associa durante la defecazione; inoltre può portare ad ulcerazione della mucosa anale
  • Altre cause?

Autore: Dr. Federico Maria Mongardini – Medico Chirurgo  - Curriculum Vitae